Se c’è un ruolo fuori discussione nella squadra di
calcio della scuola è quello del portiere: spetta a Lupo, figlio di
Brando Moretti, numero uno della Nazionale, detto "La Saracinesca". Il
popolarissimo Brando è un papà simpatico, si fa vedere spesso a scuola,
regala maglie e biglietti. Suo figlio Lupo, che si atteggia da divo,
molto meno...
Andrea vorrebbe portargli via il posto di portiere
titolare, ma c’è un altro problema: nonostante il nome da maschio,
Andrea è una femmina e i compagni non si fidano di un portiere femmina.
In due parole: ”Vuoi toccare la palla con le mani? Gioca a pallavolo
come le altre”. Forse Andrea si sarebbe già arresa se non avesse una
nonna come Matilde che le ripete: “Fatica e sacrificio e ottieni ciò che
vuoi. Alleniamoci insieme!”.
Andrea è una ragazzina di dodici anni molto testarda e determinata, che
non si rispecchia nel suo corpo femminile. Non è come tutte le sue
amiche, che vorrebbero diventare prime ballerine all’opera o campionesse
di ginnastica artistica: lei sogna di diventare il portiere della
squadra di calcio scolastica, posto per ora occupato da Lupo, il figlio
del famosissimo portiere Brando Moretti, detto “la Saracinesca”. Lupo è
uno sbruffone atteggiato, che si vanta della popolarità del padre
sfruttandola per accontentare i suoi capricci e i suoi sfoghi. I suoi
compagni di squadra sono come un branco, tutti ai suoi ordini.
Un giorno Andrea si presenta al palazzetto dove la squadra si allena
e chiede di poter di poter essere ammessa come portiere: i suoi
coetanei però si mettono a ridere e le dicono che al massimo sarebbe
potuta diventare il portiere della squadra dell’asilo. Andrea non si
arrende e decide di sfidare Lupo a suon di parate: gli da’ appuntamento
due settimane dopo per una partita. Nel tempo che la separa dalla sfida
imminente, Andrea non fa altro allenarsi, motivata dalla sua nonna
Matilde e dal suo migliore amico Josh, un ragazzo somalo che per
l’occasione è diventato il suo allenatore. Durante la settimana, appena
tornata da scuola, mangia e subito corre davanti alla rete, a volte
anche fino a tardo pomeriggio, rinunciando a uscire con gli amici e a
mangiare cose buone: giorno dopo giorno, esercizi dopo esercizi, Andrea
migliora sempre più.
Tutte le mattine, a scuola è costretta a incontrare Lupo e i suoi
scagnozzi per le lezioni. Non perdono neanche un’occasione per
sbeffeggiare lei e il suo amico Josh, che incassano senza rispondere,
ormai abituati all’atmosfera. Alcuni dei loro amici, per paura di essere
attaccati dal “branco”, prendono le distanze; altri, invece si alleano
con loro per formare la squadra che si sfiderà contro gli Ibridi, la
squadra di Lupo.
Il pomeriggio dell’incontro, al palazzetto sono presenti in
tantissimi per assistere alla sfida: compagni di scuola, genitori,
insegnanti e allenatori. In prima fila sugli spalti ci sono tutti gli
amici importanti di Lupo, il suo manager e la sua cameriera, ma anche
nonna Matilde, i genitori di Andrea e tutti i suoi amici e fratelli.
La squadra degli Ibridi è quella di sempre, formata dai soliti “cani
fedeli”, quella di Andrea è composta da Josh e da ragazzi che si
vogliono ribellare alle prepotenze che Lupo e i suoi compagni infliggono
a loro e ai loro amici. Mentre gli Ibridi entrano tutti applaudono e
fanno il tifo, le ragazze urlano come pazze appena vedono “il capo”,
Andrea non riesce proprio a capacitarsene. Con gesti plateali, Lupo
saluta la folla e si piazza davanti la porta: la partita comincia. Le
due squadre sono bilanciate e agili. Gli Ibridi segnano velocemente un
primo goal, subito recuperato dalle Aquile, la squadra di Andrea. Alla
fine del primo tempo le porte si fanno sempre più inespugnabili, non
passa più neanche una mosca, la tensione è palpabile ma a fine partita
c’è un pareggio.
Si arriva così ai tiri di rigore, tanto attesi quanto temuti.
La squadra di Andrea riesce a segnare una rete, due!
Acclamati da tutto il campetto le Aquile vincono la partita, tutti
si vogliono congratulare per la loro bravura, compreso l’allenatore
della squadra di Lupo, che offre ad Andrea il posto di portiere titolare
della scuola: il suo sogno si è finalmente realizzato!
Anche alcuni tra gli Ibridi hanno cambiato idea sul suo conto; altri
invece, insieme a Lupo si ritirano dalla squadra della scuola.
La sera tutta la squadra di Andrea, gli amici – vecchi e nuovi – e i
parenti festeggiano assieme fino a tardi. Andrea è al settimo cielo, le
sue energie sembrano non esaurirsi mai, non vuole allontanarsi dalla
porta neanche per un attimo e chiede a tutti di metterla ancora alla
prova, di farle parare degli altri tiri. Non vede l’ora di cominciare a
giocare con la sua nuova squadra, che vanta nuovi giocatori ammessi
insieme a lei dopo la partita di quel pomeriggio: sa che non sarà una
passeggiata farsi valere in una squadra di soli maschi. Con il tempo, i
sacrifici e il sostegno dei suoi amici e parenti, Andrea diventa sempre
più brava e agile, tanto che le vengono proposti dei ruoli in squadre
sempre più importanti!
Lisa L.