mercoledì 21 marzo 2018

Un' impresa impossibile

Se c’è un ruolo fuori discussione nella squadra di calcio della scuola è quello del portiere: spetta a Lupo, figlio di Brando Moretti, numero uno della Nazionale, detto "La Saracinesca". Il popolarissimo Brando è un papà simpatico, si fa vedere spesso a scuola, regala maglie e biglietti. Suo figlio Lupo, che si atteggia da divo, molto meno...
Andrea vorrebbe portargli via il posto di portiere titolare, ma c’è un altro problema: nonostante il nome da maschio, Andrea è una femmina e i compagni non si fidano di un portiere femmina. In due parole: ”Vuoi toccare la palla con le mani? Gioca a pallavolo come le altre”. Forse Andrea si sarebbe già arresa se non avesse una nonna come Matilde che le ripete: “Fatica e sacrificio e ottieni ciò che vuoi. Alleniamoci insieme!”. 


Andrea è una ragazzina di dodici anni molto testarda e determinata, che non si rispecchia nel suo corpo femminile. Non è come tutte le sue amiche, che vorrebbero diventare prime ballerine all’opera o campionesse di ginnastica artistica: lei sogna di diventare il portiere della squadra di calcio scolastica, posto per ora occupato da Lupo, il figlio del famosissimo portiere Brando Moretti, detto “la Saracinesca”. Lupo è uno sbruffone atteggiato, che si vanta della popolarità del padre sfruttandola per accontentare i suoi capricci e i suoi sfoghi. I suoi compagni di squadra sono come un branco, tutti ai suoi ordini.
Un giorno Andrea si presenta al palazzetto dove la squadra si allena e chiede di poter di poter essere ammessa come portiere: i suoi coetanei però si mettono a ridere e le dicono che al massimo sarebbe potuta diventare il portiere della squadra dell’asilo. Andrea non si arrende e decide di sfidare Lupo a suon di parate: gli da’ appuntamento due settimane dopo per una partita. Nel tempo che la separa dalla sfida imminente, Andrea non fa altro allenarsi, motivata dalla sua nonna Matilde e dal suo migliore amico Josh, un ragazzo somalo che per l’occasione è diventato il suo allenatore. Durante la settimana, appena tornata da scuola, mangia e subito corre davanti alla rete, a volte anche fino a tardo pomeriggio, rinunciando a uscire con gli amici e a mangiare cose buone: giorno dopo giorno, esercizi dopo esercizi, Andrea migliora sempre più.
Tutte le mattine, a scuola è costretta a incontrare Lupo e i suoi scagnozzi per le lezioni. Non perdono neanche un’occasione per sbeffeggiare lei e il suo amico Josh, che incassano senza rispondere, ormai abituati all’atmosfera. Alcuni dei loro amici, per paura di essere attaccati dal “branco”, prendono le distanze; altri, invece si alleano con loro per formare la squadra che si sfiderà contro gli Ibridi, la squadra di Lupo.
Il pomeriggio dell’incontro, al palazzetto sono presenti in tantissimi per assistere alla sfida: compagni di scuola, genitori, insegnanti e allenatori. In prima fila sugli spalti ci sono tutti gli amici importanti di Lupo, il suo manager e la sua cameriera, ma anche nonna Matilde, i genitori di Andrea e tutti i suoi amici e fratelli.
La squadra degli Ibridi è quella di sempre, formata dai soliti “cani fedeli”, quella di Andrea è composta da Josh e da ragazzi che si vogliono ribellare alle prepotenze che Lupo e i suoi compagni infliggono a loro e ai loro amici. Mentre gli Ibridi entrano tutti applaudono e fanno il tifo, le ragazze urlano come pazze appena vedono “il capo”, Andrea non riesce proprio a capacitarsene. Con gesti plateali, Lupo saluta la folla e si piazza davanti la porta: la partita comincia. Le due squadre sono bilanciate e agili. Gli Ibridi segnano velocemente un primo goal, subito recuperato dalle Aquile, la squadra di Andrea. Alla fine del primo tempo le porte si fanno sempre più inespugnabili, non passa più neanche una mosca, la tensione è palpabile ma a fine partita c’è un pareggio.
Si arriva così ai tiri di rigore, tanto attesi quanto temuti.
La squadra di Andrea riesce a segnare una rete, due!
Acclamati da tutto il campetto le Aquile vincono la partita, tutti si vogliono congratulare per la loro bravura, compreso l’allenatore della squadra di Lupo, che offre ad Andrea il posto di portiere titolare della scuola: il suo sogno si è finalmente realizzato!
Anche alcuni tra gli Ibridi hanno cambiato idea sul suo conto; altri invece, insieme a Lupo si ritirano dalla squadra della scuola.
La sera tutta la squadra di Andrea, gli amici – vecchi e nuovi – e i parenti festeggiano assieme fino a tardi. Andrea è al settimo cielo, le sue energie sembrano non esaurirsi mai, non vuole allontanarsi dalla porta neanche per un attimo e chiede a tutti di metterla ancora alla prova, di farle parare degli altri tiri. Non vede l’ora di cominciare a giocare con la sua nuova squadra, che vanta nuovi giocatori ammessi insieme a lei dopo la partita di quel pomeriggio: sa che non sarà una passeggiata farsi valere in una squadra di soli maschi. Con il tempo, i sacrifici e il sostegno dei suoi amici e parenti, Andrea diventa sempre più brava e agile, tanto che le vengono proposti dei ruoli in squadre sempre più importanti! 

Lisa L.

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